Coalizione

25 aprile di resistenza e democrazia

25 APRILE DI RESISTENZA E DEMOCRAZIA

Pubblichiamo la sintesi del discorso che la nostra consigliera Chiara Gallani ha pronunciato ieri in piazza Caduti della Resistenza e l’intervento che Laura Zaratin, componente del nostro coordinamento politico, ha pronunciato alla celebrazione che si è tenuta alla Mandria.

“Oggi, Festa della Liberazione, abbiamo fatto un gesto per chiunque si riconosca nella democrazia e non nella barbarie, per chiunque si riconosca nella Costituzione nata dalla Resistenza partigiana.
Una semplice, lineare, repubblicana e democratica azione diretta. Dal basso.

A praticare la delibera del Consiglio Comunale di due anni fa, ancora non attuata.

Oggi abbiamo riconosciuto assieme, e ne abbiamo lasciato traccia nello spazio urbano, che ad Amba Aradam è avvenuto un crimine di guerra coloniale e fascista.
A Lago Asciangi è avvenuto un crimine di guerra coloniale e fascista.
A Tembien è avvenuto un crimine di guerra coloniale e fascista.”

 

L’intervento di Laura Zaratin alla Mandria:

“Vorrei iniziare dai versi che Giovanni Raboni scrisse poco più di vent’anni fa, il titolo di qiesta composizione è
Canzone dei rischi che si corrono
 
Un’ossessione? Certo che lo è. 
Come potrebbe non ossessionarci
la continua reiterazione 
degli stereotipi più osceni,
l’alluvione di falsità e soprusi,
la suprema pornografia 
dell’astuzia fatta oggetto di culto, 
della prepotenza fatta valore,
della spudoratezza fatta icona?
Andiamo a dormire pensandoci,
ci svegliamo con questo fiele in bocca
e c’è chi ha il coraggio di chiederci
d’essere più pacati e costruttivi,
d’avere più distacco, più ironia…
Sia detto, amici, una volta per tutte:
a correre rischi non è soltanto 
la credibilità della nazione 
o l’incerta, dubitabile essenza
che chiamiamo democrazia, 
qui in gioco c’è la storia che ci resta,
il poco che manca da qui alla morte.
Ė, può ancora essere non semplicemente utile ma indispensabile una giornata come il 25 aprile, che ci richiama qui, e in moltri altri luoghi simbolici di questa città, a condividere una tensione ideale che sentiamo di voler difendere, proteggere, alimentare?
È indispensabile più del pane, proprio perché manca il pane, il necessario. Manca il necessario se, come accade, si lavora per corrodere i principi costituzionali. Manca il necessario dei diritti che vengono ristretti – i diritti civili, il diritto alla salute, all’istruzione, alla libertà di stampa, a un lavoro dignitoso e che non mette a repentaglio la vita di chi lo svolge.
È indispensabile, il 25 aprile, perché la crescente precarietà vorrebbe costringerci a dedicare ogni nostra energia fisica e mentale alle necessità quotidiane, da soddisfare, con fatica, per noi e per chi ci è caro e vicino.
È preziosa, ogni anno di più, perché una società in cui la politica si riduce ad amministrazione e dove l’impianto economico neoliberista sbriciola l’edificio delle istituzioni e delle reti sociali è una società che non contempla cittadine e cittadini, che non ammette dissenso, che soffoca sul nascere le possibilità di mutamento.
Aspirazione al mutamento che oggi si concretizza in coloro che ci chiedono di ripensare radicalmente il nostro modo di usare questo pianeta e le sue risorse, di mettere in discussione un’Europa che difende il proprio fragile benessere chiudendosi nei suoi confini, di scardinare le logiche di aggressione e controffensiva che avvitano i molteplici conflitti.
Se è vero, come scriveva Aldo Moro nel 1962, che “la radice del totalitarismo fascista affonda nel corpo sociale della nazione, là dove sono privilegi che non vogliono cedere il passo alla giustizia, là dove sono angustie mentali, egoismi e chiusure, là dove si teme la libertà, là dove ci si affida incautamente alla illusoria efficacia risolutrice della forza”, allora siamo qui perché è necessario riconoscere, isolare e disseccare questa radice, resistere all’isolamento creando collettività, alzare lo sguardo per immaginare ciò che ora, da qui, non è ancora possibile vedere.”
Alcune immagini del 25 aprile ’24 a Padova:

Il nuovo polo logistico Alì e il suo impatto ambientale e sociale: quali ricadute sul territorio?

Il nuovo polo logistico Alì e il suo impatto ambientale e sociale: quali ricadute sul territorio?

Incontro pubblico a Palazzo Moroni, sala Anziani, giovedì 18 APRILE ’24 ORE 20:30.

VI aspettiamo per discutere insieme
del progetto di Alì di costruire un nuovo
enorme polo logistico e dell’impatto
ambientale e sociale che questa
struttura avrà sul quartiere di
Granze e sulla città intera.

Parte il percorso ri-costituente di Coalizione Civica: vi aspettiamo!

Parte il percorso ri-costituente di Coalizione Civica: vi aspettiamo!

 

Come moltə di voi ricorderanno, nell’Assemblea dello scorso dicembre abbiamo approvato la “Mozione per un percorso ri-costituente di Coalizione”, nata con lo spirito di tornare a fare politica insieme “con entusiasmo, desiderio e prospettiva”.

Negli ultimi mesi è stato avviato il lavoro per impostare questo importante percorso, e il 5 marzo il Coordinamento Politico, l’Ufficio di Presidenza e le consigliere di Coalizione Civica si sono riunitə insieme ai primi membri del gruppo che coordinerà il percorso per prepararne concretamente l’avvio.

Il percorso ri-costituente si occuperà dei tre temi centrali individuati dalla mozione, che vorremmo affrontare in un percorso il più possibile partecipato e aperto per dare nuovo slancio – vitale e organizzativo – al nostro movimento:

  • Relazioni: capire come comunicare tra noi in modo produttivo, come affrontare le differenze e i conflitti con fiducia e spirito costruttivo, come rendere Coalizione una realtà inclusiva mantenendo una sana e vivace dialettica interna

  • Identità politica: aprire uno spazio di discussione sulla nostra identità politica, sul nostro posizionamento rispetto ai temi che riguardano la città (ma non solo) e sul futuro che immaginiamo per il nostro movimento

  • Organizzazione: definire una struttura organizzativa più agile e inclusiva, che faciliti un’azione politica dinamica ed efficace

Nel corso del prossimo anno affronteremo questi temi partendo dal primo, che contiamo ci darà gli strumenti giusti per confrontarci sulla nostra identità politica e sul futuro di Coalizione e, infine, per ripensare l’organizzazione del nostro movimento.

Oltre a una rappresentanza del Coordinamento Politico, dell’Ufficio di Presidenza e delle persone elette, il gruppo che coordinerà il percorso sarà costituito da circa 5 attivistə – due delle quali hanno già iniziato a lavorare insieme agli organi e alle persone elette. Invitiamo chiunque abbia il desiderio di contribuire all’organizzazione del percorso ri-costituente a mandare la sua candidatura all’Ufficio di Presidenza o a segnalarla di persona entro l’inizio dell’assemblea. Nel caso di un numero di candidature superiori a quelle previste dalla mozione, la scelta sarà affidata al voto dell’assemblea.

Ricordiamo che questo sarà il percorso di tuttə, e che il gruppo avrà soltanto il compito di coordinarlo. Vi aspettiamo!

UNA CITTÀ IN BIBLIOTECA

UNA CITTÀ IN BIBLIOTECA

 

 

Qui il pdf scaricabile con spiegazioni e una breve storia della questione:

Biblioteca Bambini Ragazzi flash mob

 

E qui il pdf scaricabile dell’incontro con Antonella Agnoli presso la Casa di Quartiere (ex Marchesi):

LA CASA DI TUTTI di Antonella Agnoli

 

 

                                  

 

IL GRIDO ALTISSIMO DI PADOVA

Il grido altissimo di Padova

Più di tremila persone hanno percorso le strade della nostra Città nel corteo che Coalizione Civica ha organizzato per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Quasi mezzo milione di persone alla manifestazione nazionale a Roma.
Da giorni migliaia di persone sono scese nelle strade, nelle piazze, spinte dalla necessità di dire con tutta la loro forza che l’unico modo per eliminare la violenza è cambiare le fondamenta sulle quali si basa il nostro sistema patriarcale.
Vogliamo, come ha detto in corteo la nostra Presidente Laura Zaratin, tuttə insieme comprendere e cambiare il modo in cui si decide del corpo delle donne, del lavoro delle donne, della vita delle donne.
Grazie a tutte le persone che sono state con noi, a tutte le associazioni e gruppi che hanno aderito. E grazie a quelle donne che oggi hanno preso parola per dire a voce alta “di quella volta che” son state molestate, abusate, vessate, umiliate.
Come ha detto la consigliera comunale di Coalizione Civica Chiara Gallani in chiusura del corteo siamo convintǝ che la voce di queste piazze diventerà un eco che rimbalzerà in ogni luogo, arrivando anche alle persone che oggi non vogliono ascoltarci.

Hub Alì a Granze: nessuna compensazione può riparare al danno ambientale

L’Hub Alì a Granze di Camin non è un’opera di interesse pubblico, nessuna compensazione potrà riparare al danno ambientale della cementificazione.

SOSTENIAMO L’APPELLO DEI COMITATI CITTADINI DI GRANZE E DEL CIRCOLO WIGWAM

qui il link

 

È stato presentato ieri pomeriggio lo studio sull’impatto ambientale del nuovo centro logistico di Alì a Granze di Camin.

La valutazione dell’impatto ambientale è stata fatta, come è in uso, sulla base della monetizzazione del danno, quando la risorsa primaria messa a repentaglio da questo progetto è il suolo, una risorsa finita, fragile, indispensabile alla vita della specie umana e di tutte le altre specie e che si rigenera in tempi estremamente lunghi. In altre parole una risorsa di valore incommensurabile.

La valutazione è elaborata nell’ottica di individuare le compensazioni in grado di restituire i valori ecosistemici che il progetto sacrifica, come si trattasse di un’opera di rilevante interesso pubblico, in questo caso però non è così.

L’approvazione richiede anche una variante agli strumenti urbanistici che appare in contrasto con le previsioni e le strategie chiaramente indicate sia dalla pianificazione territoriale di livello superiore, sia da tutti i piani di cui l’amministrazione si è dotata negli ultimi anni: Piano degli Interventi, Piano del Verde e Paesc.

Queste considerazioni ci spingono a sostenere l’appello presentato dai comitati Cittadini di Granze e Circolo Wigwam – Il Presidio, già sottoscritto da più di 40 associazioni, centinaia di cittadini e sostenuto dal climatologo Luca Mercalli.

25 NOVEMBRE. GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

25 NOVEMBRE. GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

Dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, sentiamo necessario manifestare cordoglio, rabbia e dolore, ma anche interrogarci su come possiamo combattere la cultura patriarcale che nutre la violenza maschile contro le donne.
Nessunǝ è immune: individui, istituzioni, luoghi di lavoro, comunità di convivenza civile, scuole e università. Siamo convintə che per disarmare la violenza contro le donne sia necessaria una rivoluzione culturale che attende da troppo tempo di essere innescata.
Per questo Coalizione Civica per Padova vi aspetta in corteo sabato 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Ritrovo a Porta Portello alle ore 14:30.

Qui l’evento Facebook con gli aggiornamenti in tempo reale.

Manifestazione del 5 novembre a Granze contro il progetto dell’Hub Alì

Manifestazione del 5 novembre a Granze contro il progetto dell’Hub Alì

Coalizione Civica per Padova aderisce alla manifestazione di domenica 5 novembre a Granze di Camin contro il progetto dell’hub logistico di Alì, organizzata dal Comitato dei cittadini e dal circolo Wigwam.
Il consumo di suolo nel nostro paese ha raggiunto livelli insostenibili come certificato anche dal Rapporto annuale ISPRA da poco presentato; maglia nera in particolare per la Regione del Veneto, seconda per consumo di suolo, con il comune di Padova che ha metà della sua superficie cementificata. Camin e Granze rischiano di essere accerchiate dal cemento, con una ancora maggiore esposizione all’inquinamento urbano e al surriscaldamento.
Coalizione Civica per Padova si oppone ad un ulteriore consumo di suolo pari, a due volte l’area dell’intero Prato della Valle, e chiede invece che si vada verso l’obiettivo di consumo di suolo zero, puntando sulla rigenerazione urbana e la riqualificazione di aree esistenti.
Per questo chiediamo a tuttə di esserci, con noi e con i comitati, domenica 5 novembre in Piazzetta Beffagna a Granze di Camin alle 10.30 per difendere le nostre aree verdi dal cemento!
Qui il link al nostro post Facebook: https://t.ly/i4-fj
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Qui il link all’evento su Facebook: https://t.ly/VtJ3Q

PAROLE IRRESPONSABILI E ILLEGITTIME DALL’ASSESSORA REGIONALE

PAROLE IRRESPONSABILI E ILLEGITTIME DALL’ASSESSORA REGIONALE

 

Le parole di Elena Donazzan, assessora regionale al lavoro, esponente di Fratelli d’Italia, davanti alla casa circondariale di Padova, in un momento di particolare tensione, sono irresponsabili e illegittime.

Un soggetto con responsabilità istituzionali non può affermare impunemente che “non esistono regole di ingaggio chiare in assoluto quando abbiamo a che fare con la peggiore umanità”, un’espressione che, oltre che assolutamente incivile e non rispettosa dei nostri principi costituzionali, è oggettivamente idonea, tanto più in un momento di tensione e di stress manifestato dagli agenti della polizia penitenziaria, a trasmettere il messaggio “liberi di fare quello che volete”, con ogni mezzo necessario.

Le “regole di ingaggio” (terminologia che riporta purtroppo alla memoria le violazioni commesse dalle ff.oo. durante il G8 di Genova) esistono eccome, vanno rispettate eccome, e sono le norme contenute nella Costituzione, nelle leggi e nei regolamenti di PS, nell’ordinamento penitenziario, e dicono esattamente l’opposto di quanto afferma Elena Donazzan: che non esiste uso gratuito della violenza, neppure da parte delle forze dell’ordine, che il carcere e la pena devono tendere alla rieducazione del condannato (e tanti detenuti non lo sono ancora, ricordiamolo), che le condizioni di detenzione devono avere caratteristiche che oggi non hanno e che sono più che note a tutti e denunciate da situazioni di disperazione che hanno portato anche in queste ultime settimane a suicidi in carcere.

Per usare il suo gergo, l’assessora regionale Donazzan ha dimostrato ormai abbondantemente di rientrare nella “peggiore classe politicante”. E’ ora che la smetta di nuocere, soprattutto in momenti e terreni così delicati, e che le vengano ritirate tutte le deleghe con responsabilità di governo che evidentemente non è in grado di svolgere.