Mobilità

Padova è una città ciclabile e in questi anni abbiamo lavorato per farla essere sempre più all’altezza. Abbiamo ottenuto 9,5 milioni di finanziamento per la Bicipolitana, una vera e propria infrastruttura ciclabile, basata sul concetto di rete, continuità e sicurezza delle opere stradali per i ciclisti definite da standard di qualità dei percorsi.
Non solo bicipolitana: sono state realizzate alcune piste ciclabili molto attese come quella in via Gattamelata, Camin e Salboro-Sant’Agostino o via Canestrini e nell’ultimo anno sono state tracciate molte bike lane e le prime case avanzate. Sono stati introdotti il bike sharing e i monopattini a flusso libero, con oltre 3000 mezzi per l’intermodalità del trasporto pubblico, e molti progetti dovranno essere realizzati, come il percorso ciclabile contiguo alle nuove linee del tram.
Ma soprattutto, cinque anni fa nessuno avrebbe immaginato che saremmo riusciti a progettare e ottenere finanziamenti non per una, ma per ben otto linee di tram.
SMART, il sistema metropolitano a linea tranviaria ora è realtà grazie all’investimento di oltre 400 milioni che ci permetteranno di realizzare due nuove infrastrutture: il Sir 3, la linea Stazione – Voltabarozzo, e il Sir2, la linea Vigonza-Padova-Rubano.
Il più grande investimento sulla mobilità sostenibile della città, una rivoluzione che segna anche un passo concreto verso la Grande Padova.

LE STRADE A 30 ALL’ORA SALVANO VITE. LE VOGLIAMO ANCHE A PADOVA

LE STRADE A 30 ALL’ORA SALVANO VITE. LE VOGLIAMO ANCHE A PADOVA

 

Impazza la polemica sulla trasformazione del centro storico di Bologna in zona con limite di velocità a trenta all’ora. Ma, contrariamente a quanto afferma Salvini, gli studi confermano che passsando da 50 a 30 km/h di limite massimo la velocità media dei veicoli non diminuisce.

In città, che piaccia o meno, le auto – tra fermate agli stop, traffico e precedenze – viaggiano in media molto al di sotto dei 30 km/h anche dove il limite è a 50: abbassare il limite, quindi, non ha alcuna conseguenza negativa sulla fluidità del traffico.

Le conseguenze invece ci sono, eccome, sulla sicurezza: con il limite a 30 all’ora gli incidenti hanno esiti meno gravi e diminuisce moltissimo il rischio di incidenti mortali. Inoltre, evitando le accelerazioni necessarie per raggiungere i 50 km/h, si abbatte anche il consumo di carburante e di conseguenza lo smog, e si migliora la qualità dell’aria.

Per questo a Padova già la precedente amministrazione ha istituito il limite dei 30 all’ora in diverse vie di quartiere. Ed ora, come ha dichiarato l’assessore Andrea Ragona, le strade a 30 all’ora diventeranno molte di più, a tutela soprattutto di utenti della strada più deboli: persone che vanno a piedi e in bicicletta, bambinə e persone anziane e con mobilità ridotta.

In prospettiva sarebbe utile istituire il limite di 30 km/h, più che in singole vie, in zone dei quartieri (ovviamente senza interessare le vie di scorrimento). È questa la vera sicurezza: garantire il diritto di tuttə di spostarsi, tutelando la vita di tuttə.

 

VOGLIAMO DAVVERO UNA CITTA’ PRIGIONIERA DELL’AUTO?

VOGLIAMO DAVVERO UNA CITTA’ PRIGIONIERA DELL’AUTO?

 

In questi ultimi giorni sulla stampa sono state riportate molte prese di posizione a favore dell’aumento di
parcheggi in città o contro i nuovi cantieri del tram. Insomma trasporto privato contro trasporto pubblico, che significa conservazione e inquinamento contro innovazione, salute e vivibilità.
La città è già oggi soffocata dalle file di macchine in parcheggio e tante piazze sono state sacrificate a
questa funzione. Si è trattato di uno sviluppo inverso, invece che intorno alle persone la città si è sviluppata intorno all’auto. Il risultato lo abbiamo sotto gli occhi e nei polmoni. Marciapiedi, piste ciclabili, aree pedonali, l’auto impera ovunque rendendo la città inospitale. Per non parlare degli incidenti (il maggior numero avviene nelle città).
Questo stile vita urbano non è più sostenibile, non è adatto al benessere della persona e incide
negativamente sulla salute delle collettività. In tutta Europa si stanno studiando soluzioni per migliorare la qualità della vita nei centri urbani e i progetti vanno tutti nella stessa direzione: ridare spazio alle persone.
Potrà sembrare banale, ma i dati ci mostrano che le strade costituiscono circa l’80% degli spazi aperti delle città, superfici che dovrebbero essere impiegate per la vita delle persone, per la socialità e per le attività commerciali. Molti esempi dimostrano che la trasformazione delle strade in spazi condivisi e accessibili a tutti apporta benefici sia sul piano ambientale, sia sul piano della vivibilità e del benessere, anche economico. Ne abbiamo alcuni esempi virtuosi, dovrebbero ricordarsene quelli che oggi sostengono la necessità di 1000 posti auto in centro storico. Le attività commerciali di via Umberto e via Roma, senza traffico, sono decollate tanto da attrarre nuove aperture di negozi.
Riteniamo che la nostra città non possa perdere l’occasione degli importanti finanziamenti (nuove linee
tram) ottenuti per dare finalmente una svolta alla nostra mobilità. Gli obiettivi primari devono essere
orientati alla sostenibilità, per ridurre l’inquinamento atmosferico e rendere la città più vivibile.
Auspichiamo l’ampliamento della zona ZTL, l’introduzione delle zone 30 nei quartieri, la riduzione dei
parcheggi nel centro storico, la promozione della mobilità condivisa, pedonale e ciclabile.

SOLO AGENDO IN QUESTO MODO POTREMO RAGGIUNGERE GLI IMPORTANTI OBIETTIVI DELLA NEUTRALITA’ CLIMATICA ENTRO IL 2030.

 

Padova, 7 agosto ’23

 

Coalizione Civica per Padova

 

APPROVATO IL NUOVO PIANO DEGLI INTERVENTI

APPROVATO IL NUOVO PIANO DEGLI INTERVENTI

COALIZIONE CIVICA PER PADOVA

Il nuovo Piano degli Interventi è stato approvato questa notte dal Consiglio Comunale rappresenta un importante punto di svolta nella gestione del territorio della nostra città.
Numerosi sono gli aspetti di cambiamento introdotti:
 si pone l’obiettivo di fermare il consumo di suolo in città prevedendo la riduzione delle aree di espansione previste dal PI precedente;
 si incrementa il verde pubblico e si migliora il drenaggio urbano;
 si ampliano le superfici agricole per 350 ettari;
 si crea una rete di corridoi verdi e blu per 175 ettari;
 si promuove la rigenerazione delle aree abbandonate;
 si individuano nuovi parchi urbani per 100 ettari;
 si definiscono nuovi percorsi ciclabili per 80 km;
 si inizia ad implementare la “città dei 15 minuti” prevedendo nuove piazze, isole pedonali, aree per la mobilità condivisa.
Si tratta di un importante risultato a cui l’Assessore Andrea Ragona ha lavorato in questi ultimi anni, producendo un cambiamento nella visione di città e delle previsioni urbanistiche, previsioni che influenzano e concorrono a determinare tutti i progetti che verranno realizzati a Padova in futuro.
Un importante contributo è giunto anche dai gruppi Ambiente ed Urbanistica di Coalizione Civica, che avevano proposto previsioni più stringenti e specifiche per alcune aree della città come l’area dell’ex caserma Prandina e la Zona Industriale.
“Si tratta di un risultato che finalmente giunge alla sua conclusione con l’approvazione in Consiglio Comunale: non si tratta di un punto di arrivo ma di partenza per realizzare realmente gli obiettivi che ci siamo posti di una città più vivibile per tutti” dichiara l’Assessore Andrea Ragona.
Laura Zaratin, Presidentessa di Coalizione Civica per Padova dichiara “La nostra città, anche attraverso questo Piano degli Interventi, si pone fra le realtà locali che lavorano per la neutralità climatica e la sostenibilità ambientale. Grazie a un deciso cambio di direzione rispetto alle logiche precedenti è stata formulata una pianificazione che inizia finalmente a scindere l’obiettivo dello sviluppo futuro di una città dalla pratica della sua pura e semplice espansione in termini di consumo di suolo e di nuova cubatura. Il Piano degli Interventi dovrà trovare piena applicazione in tutto il futuro operato dell’Amministrazione Comunale”.

 

 

obiettivi e numeri Piano degli interventi

 

Il no di Coalizione Civica per Padova all’auditorium alla Prandina

Il no di Coalizione Civica per Padova all’auditorium alla Prandina

Il clamore delle gesta dei giovani ambientalisti imbrattatori si è già sopito. La discussione seguita al lancio di colore lavabile si è concentrata sullo scempio di un gesto quasi innocuo senza che ci sia stato un momento di riflessione critica sulle scelte, tutt’altro che innocue, che il nostro modello economico continua a dettare. Insomma l’ambiente può aspettare, adesso non è il momento. La prossima COP verrà presieduta da un petroliere: non è uno scherzo. E noi? Nel nostro giardino di casa?

Abbiamo vinto le scorse elezioni amministrative con un programma sensibile all’ambiente e alla crisi climatica, ma quando si tratta di essere coerenti viene servita la bella trovata dell’auditorium alla Prandina, con tanto di parcheggio interrato. Insomma, il contrario di quel che si dovrebbe fare.  Non solo perché l’area è in centro storico, ma soprattutto perché tutte le moderne politiche di mobilità prevedono lo spostamento dalla mobilità privata verso quella pubblica con lo scopo di ridurre congestione, rendere le città più vivibili e salvaguardare la salute di tutti i cittadini, senza nasconderci anche che città meno congestionate diventano una attrattiva per i negozi e quindi il commercio.

Sappiamo che nel 2026 è prevista la realizzazione della linea del tram SIR2 che renderebbe di fatto inutile un nuovo parcheggio in centro storico.

A nobilitare l’operazione non può bastare il pregevole progetto di dare alla città un auditorium per la musica. Tale nuova proposta per l’area dell’ex caserma Prandina ci sembra quanto meno non tener conto dei risultati del percorso partecipato di Agenda 21, svoltosi nel 2019 e da cui erano uscite precise indicazioni sulla necessità di avere un ampio spazio verde in centro storico in cui far convivere attività artistiche e associative, commercio di vicinato prevedendo esclusivamente la riqualificazione e recupero degli edifici storici esistenti. Sicuramente non un parcheggio interrato che andrebbe a modificare irrimediabilmente l’assetto idrogeologico ed ecologico dell’intera area. Nel progetto di Amo Padova poi c’è ben poco di verde:a guardare i disegni di verde fruibile ne rimane ben poco: altro che auditorium nel verde!

Coalizione Civica per Padova non ci sta. Non è per questo che ha scelto di fare parte di questa maggioranza rinunciando ad una corsa autonoma con una propria candidatura. Il momento di dimostrare la propria coerenza  è adesso, facendo scelte condivise sia all’interno dell’amministrazione che con la città, non certo con una proposta estemporanea.

Esistono molte alternative percorribili, molte delle quali nel solco, questo sì nobile, della rigenerazione urbana di cui la nostra città ha estremamente bisogno, con l’obiettivo di riqualificare un’area rendendola fruibile a tutti e non contrapponendo la logica dello “sviluppo”, concetto ormai superato. Si può pensare in grande attuando progetti che mirino a dare valore alle realtà sociali del territorio, alle persone, alla qualità della vita. E lo dimostrano molti progetti urbanistici di rigenerazione urbana realizzati a livello internazionale ed alcuni anche in Italia.

Pensiamo quindi che il Piano degli Interventi coordinato dall’Arch. Boeri, di prossima approvazione, debba confermare la previsione ad area verde di questa importante parte del centro storico della città e puntare, come già annunciato, al consumo di suolo zero non come slogan puntualmente disatteso da quanto poi realizzato, ma come linea guida di tutto il futuro operato dell’amministrazione comunale.

Padova, 15.01.2023

L’AREA DELL’EX CASERMA PRANDINA: UN PARCO URBANO

L’AREA DELL’EX CASERMA #PRANDINA: UN PARCO URBANO

 

In questi giorni è stata rilanciata sulla stampa la proposta del Sindaco (definita sogno!) di realizzare nell’area un auditorium da 1000 posti, immerso in un parco e servito da un parcheggio interrato.
La stampa locale ha ripreso erroneamente la notizia trasformando i mille posti a sedere dell’auditorium in 1000 posti auto, idea che riprende quella avanzata in più occasioni dall’Associazione “Amo Padova”.
Benché l’equivoco sia stato immediatamente chiarito da Andrea Ragona (qui link al post), vogliamo sottolineare che le due comunicazioni di cui sopra vanno in netto contrasto sia con la normativa urbanistica per l’area che con i risultati del percorso partecipato di #Agenda21, che aveva proposto la realizzazione di un parco urbano collegato al Parco delle Mura e delle Acque rigenerando l’intera area e prevedendo attività sociali, culturali e commerciali di vicinato, utilizzando e riqualificando gli edifici storici e tutelati, per rendere l’area vitale (https://www.padovanet.it/…/percorso-partecipato-di…).
La proposta di un parcheggio da mille posti (interrato o meno) andrebbe a modificare radicalmente l’area e il suo equilibrio ecologico, e determinerebbe delle strutture non reversibili a grande impatto per tutta la zona. Tra l’altro nella zona è prevista la linea del tram #SIR2, prevista in funzione entro il 2026, che renderebbe di fatto inutile un nuovo parcheggio in centro storico. Tra l’altro il progetto relativo all’area Prandina, non essendo ancora stato formulato se non come pura ipotesi, di sicuro non sarà realizzato prima dell’entrata in funzione della linea SIR2.
L’idea di Giordani e di Amo Padova propone di fatto una visione superata di città, basata su grandi opere, su nuova cementificazione e non sulla rigenerazione urbana come strumento per rivitalizzare la città, attività prioritarie in una zona di particolare pregio come il centro storico che vive già molti problemi di congestione da traffico, inquinamento atmosferico, pochi spazi verdi collettivi.
Laura Zaratin – Presidente di Coalizione Civica per Padova – dichiara: “Riteniamo che sia necessario partire presto con la progettazione dell’area in un’ottica di rigenerazione e riqualificazione urbana tenendo conto di quanto uscito dal percorso di Agenda 21, proponendo un progetto che faccia della sostenibilità il fulcro della proposta: in tal modo sarebbe possibile accedere anche a finanziamenti #PNRR, europei o nazionali. Per quanto attiene alle modalità tecniche di affidamento dell’incarico di progettazione, riteniamo che debba essere data la possibilità a professionisti locali, magari giovani, di poter presentare proposte, non rivolgendosi necessariamente a grandi studi internazionali”.

LA CITTà DEI 15 MINUTI.

Ieri, 14 aprile, al Parco Milcovich (Arcella) un’interessantissima discussione sulla città dei 15 minuti con Andrea Ragona, Sergio Lironi, Mariateresa Gallea, Andrea Pennacchi ed Elena Ostanel.

Non è solo una questione di tempo di vita, che già non sarebbe poco. Si tratta di urbanistica ma anche di traffico, di inquinamento, di salute territoriale, di cultura, di servizi, di socialità, di inclusione, di partecipazione. Una città migliore è possibile.

 

 

 

 

 

Qui alcune delle foto scattate durante l’evento: qui alcune foto

 

#piùCoalizione

 

Coalizione Civica ha cinque anni, facciamola crescere assieme.

Alle scorse elezioni amministrative ci siamo candidati per costruire in dieci anni una città più verde, più sostenibile, più inclusiva, più giusta.

In questo primo mandato abbiamo ottenuto importanti risultati e messo le basi per cambiare Padova.
Basti pensare alle nuove linee di #tram finanziate con quasi 400 milioni, al Piano degli Interventi che per la prima volta toglie superficie edificabile, al #ParcoIris triplicato dopo vent’anni di battaglie per salvarlo dal cemento, a ventimila nuovi #alberi, ai 30 milioni di investimenti sulla #casa e sull’abitare, al ripensamento dei servizi e alle politiche che mettono al centro le persone e i loro diritti, al Regolamento dei #BeniComuni.

Tutto questo deve poter crescere, ma soprattutto non ci basta.
Pensiamo sia necessario proseguire in questa direzione con ancora più determinazione e per farlo c’è bisogno di tutte e tutti, c’è bisogno di metodo, c’è bisogno di #piùcoalizione.

#piùverde
#menocemento
#piùtram
#menodisuguaglianze

L’AVVIO DEL DIBATTITO PUBBLICO SUL TRAM SIR2

L’AVVIO DEL DIBATTITO PUBBLICO SULLA LINEA SIR2 DEL TRAM.

Qui la registrazione dell’incontro:

https://www.facebook.com/watch/live/?ref=watch_permalink&v=432890025248482

 

E qui i prossimi 6 incontri, lungo l’intero precorso del SIR2 da Vigonza a Rubano:

ARRIVA LA BICIPOLITANA

La #Bicipolitana era una delle nostre priorità e grazie a un finanziamento di oltre 10 milioni presto sarà realtà.

L’assessore Andrea Ragona sulla Bicipolitana:

IMG_0507

https://t.me/c/1683631246/6

9,5 milioni di finanziamento per la #Bicipolitana!
Era una delle nostre priorità e grazie a un finanziamento di quasi 10 milioni presto sarà realtà.
Una vera e propria infrastruttura ciclabile, basata sul concetto di rete, continuità e sicurezza delle opere stradali per i ciclisti definite da standard di qualità dei percorsi, resi riconoscibili da tutti gli utenti della strada evidenziando la segnaletica orizzontale e verticale, delle azioni e dei servizi connessi.
Questi i tratti finanziati:
🚲 Bicipolitana Mura Nord
🚲 Bicipolitana Mura Ovest
🚲 Bicipolitana linea 4 Chiesanuova
🚲 Bicipolitana linea 5 Colli
🚲 Accessibilità riviera Paleocapa
🚲 Bicipolitana tratto Mandria Bassanello
🚲 Bicipolitana via 58° Fanteria
🚲 Bicipolitana Mura Sud-Est
🚲 Bicipolitana via Facciolati
A questo si aggiungono altri finanziamenti sulla ciclabilità e la sicurezza (illuminazione, incroci,…), per una città che continua a cambiare mettendo al centro la mobilità sostenibile.

 

Il progetto del tram si allunga fino a Legnaro

PADOVA DEL FUTURO: IL SIR 3 FINO AD AGRIPOLIS

Grazie al Fondo Straordinario per la progettazione delle opere del PUMS del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, c’è  la possibilità concreta di attivarci sulla progettazione preliminare dell’allungamento della linea Sir3.
L’Amministrazione è quindi al lavoro per implementare l’intero sistema #SMART, iniziando da subito verso Ponte San Nicolò e Legnaro ma, qualora gli altri territori lo volessero, disponibile ad attivarsi per raggiungere anche Albignasego, Maserà, Cadoneghe e Vigodarzere.
Si tratterebbe di enormi benefici per la città di Padova e per tutti i comuni della cintura:
✅ decongestione del traffico in ingresso in città, con una drastica diminuzione dei flussi di auto in ingresso nel territorio comunale.
✅ servizio per le migliaia di pendolari che ogni giorni arrivano in città per studio o lavoro, ma anche per chi si reca fuori, pensiamo ad esempio a studenti e personale del polo universitario di Agripolis.
✅ aumento del valore degli immobili anche nei comuni della cintura.
✅ ulteriore incentivo per arrivare comodamente nel centro della città di Padova e, grazie alla rete SMART, per raggiungere luoghi strategici come gli ospedali.
✅ importanti benefici sulla qualità dell’aria e sulla lotta all’inquinamento, elementi non certo secondari in questo momento storico.