TAG: tram

VOGLIAMO DAVVERO UNA CITTA’ PRIGIONIERA DELL’AUTO?

VOGLIAMO DAVVERO UNA CITTA’ PRIGIONIERA DELL’AUTO?

 

In questi ultimi giorni sulla stampa sono state riportate molte prese di posizione a favore dell’aumento di
parcheggi in città o contro i nuovi cantieri del tram. Insomma trasporto privato contro trasporto pubblico, che significa conservazione e inquinamento contro innovazione, salute e vivibilità.
La città è già oggi soffocata dalle file di macchine in parcheggio e tante piazze sono state sacrificate a
questa funzione. Si è trattato di uno sviluppo inverso, invece che intorno alle persone la città si è sviluppata intorno all’auto. Il risultato lo abbiamo sotto gli occhi e nei polmoni. Marciapiedi, piste ciclabili, aree pedonali, l’auto impera ovunque rendendo la città inospitale. Per non parlare degli incidenti (il maggior numero avviene nelle città).
Questo stile vita urbano non è più sostenibile, non è adatto al benessere della persona e incide
negativamente sulla salute delle collettività. In tutta Europa si stanno studiando soluzioni per migliorare la qualità della vita nei centri urbani e i progetti vanno tutti nella stessa direzione: ridare spazio alle persone.
Potrà sembrare banale, ma i dati ci mostrano che le strade costituiscono circa l’80% degli spazi aperti delle città, superfici che dovrebbero essere impiegate per la vita delle persone, per la socialità e per le attività commerciali. Molti esempi dimostrano che la trasformazione delle strade in spazi condivisi e accessibili a tutti apporta benefici sia sul piano ambientale, sia sul piano della vivibilità e del benessere, anche economico. Ne abbiamo alcuni esempi virtuosi, dovrebbero ricordarsene quelli che oggi sostengono la necessità di 1000 posti auto in centro storico. Le attività commerciali di via Umberto e via Roma, senza traffico, sono decollate tanto da attrarre nuove aperture di negozi.
Riteniamo che la nostra città non possa perdere l’occasione degli importanti finanziamenti (nuove linee
tram) ottenuti per dare finalmente una svolta alla nostra mobilità. Gli obiettivi primari devono essere
orientati alla sostenibilità, per ridurre l’inquinamento atmosferico e rendere la città più vivibile.
Auspichiamo l’ampliamento della zona ZTL, l’introduzione delle zone 30 nei quartieri, la riduzione dei
parcheggi nel centro storico, la promozione della mobilità condivisa, pedonale e ciclabile.

SOLO AGENDO IN QUESTO MODO POTREMO RAGGIUNGERE GLI IMPORTANTI OBIETTIVI DELLA NEUTRALITA’ CLIMATICA ENTRO IL 2030.

 

Padova, 7 agosto ’23

 

Coalizione Civica per Padova

 

L’AREA DELL’EX CASERMA PRANDINA: UN PARCO URBANO

L’AREA DELL’EX CASERMA #PRANDINA: UN PARCO URBANO

 

In questi giorni è stata rilanciata sulla stampa la proposta del Sindaco (definita sogno!) di realizzare nell’area un auditorium da 1000 posti, immerso in un parco e servito da un parcheggio interrato.
La stampa locale ha ripreso erroneamente la notizia trasformando i mille posti a sedere dell’auditorium in 1000 posti auto, idea che riprende quella avanzata in più occasioni dall’Associazione “Amo Padova”.
Benché l’equivoco sia stato immediatamente chiarito da Andrea Ragona (qui link al post), vogliamo sottolineare che le due comunicazioni di cui sopra vanno in netto contrasto sia con la normativa urbanistica per l’area che con i risultati del percorso partecipato di #Agenda21, che aveva proposto la realizzazione di un parco urbano collegato al Parco delle Mura e delle Acque rigenerando l’intera area e prevedendo attività sociali, culturali e commerciali di vicinato, utilizzando e riqualificando gli edifici storici e tutelati, per rendere l’area vitale (https://www.padovanet.it/…/percorso-partecipato-di…).
La proposta di un parcheggio da mille posti (interrato o meno) andrebbe a modificare radicalmente l’area e il suo equilibrio ecologico, e determinerebbe delle strutture non reversibili a grande impatto per tutta la zona. Tra l’altro nella zona è prevista la linea del tram #SIR2, prevista in funzione entro il 2026, che renderebbe di fatto inutile un nuovo parcheggio in centro storico. Tra l’altro il progetto relativo all’area Prandina, non essendo ancora stato formulato se non come pura ipotesi, di sicuro non sarà realizzato prima dell’entrata in funzione della linea SIR2.
L’idea di Giordani e di Amo Padova propone di fatto una visione superata di città, basata su grandi opere, su nuova cementificazione e non sulla rigenerazione urbana come strumento per rivitalizzare la città, attività prioritarie in una zona di particolare pregio come il centro storico che vive già molti problemi di congestione da traffico, inquinamento atmosferico, pochi spazi verdi collettivi.
Laura Zaratin – Presidente di Coalizione Civica per Padova – dichiara: “Riteniamo che sia necessario partire presto con la progettazione dell’area in un’ottica di rigenerazione e riqualificazione urbana tenendo conto di quanto uscito dal percorso di Agenda 21, proponendo un progetto che faccia della sostenibilità il fulcro della proposta: in tal modo sarebbe possibile accedere anche a finanziamenti #PNRR, europei o nazionali. Per quanto attiene alle modalità tecniche di affidamento dell’incarico di progettazione, riteniamo che debba essere data la possibilità a professionisti locali, magari giovani, di poter presentare proposte, non rivolgendosi necessariamente a grandi studi internazionali”.

L’AVVIO DEL DIBATTITO PUBBLICO SUL TRAM SIR2

L’AVVIO DEL DIBATTITO PUBBLICO SULLA LINEA SIR2 DEL TRAM.

Qui la registrazione dell’incontro:

https://www.facebook.com/watch/live/?ref=watch_permalink&v=432890025248482

 

E qui i prossimi 6 incontri, lungo l’intero precorso del SIR2 da Vigonza a Rubano: