LE STRADE A 30 ALL’ORA SALVANO VITE. LE VOGLIAMO ANCHE A PADOVA

LE STRADE A 30 ALL’ORA SALVANO VITE. LE VOGLIAMO ANCHE A PADOVA

 

Impazza la polemica sulla trasformazione del centro storico di Bologna in zona con limite di velocità a trenta all’ora. Ma, contrariamente a quanto afferma Salvini, gli studi confermano che passsando da 50 a 30 km/h di limite massimo la velocità media dei veicoli non diminuisce.

In città, che piaccia o meno, le auto – tra fermate agli stop, traffico e precedenze – viaggiano in media molto al di sotto dei 30 km/h anche dove il limite è a 50: abbassare il limite, quindi, non ha alcuna conseguenza negativa sulla fluidità del traffico.

Le conseguenze invece ci sono, eccome, sulla sicurezza: con il limite a 30 all’ora gli incidenti hanno esiti meno gravi e diminuisce moltissimo il rischio di incidenti mortali. Inoltre, evitando le accelerazioni necessarie per raggiungere i 50 km/h, si abbatte anche il consumo di carburante e di conseguenza lo smog, e si migliora la qualità dell’aria.

Per questo a Padova già la precedente amministrazione ha istituito il limite dei 30 all’ora in diverse vie di quartiere. Ed ora, come ha dichiarato l’assessore Andrea Ragona, le strade a 30 all’ora diventeranno molte di più, a tutela soprattutto di utenti della strada più deboli: persone che vanno a piedi e in bicicletta, bambinə e persone anziane e con mobilità ridotta.

In prospettiva sarebbe utile istituire il limite di 30 km/h, più che in singole vie, in zone dei quartieri (ovviamente senza interessare le vie di scorrimento). È questa la vera sicurezza: garantire il diritto di tuttə di spostarsi, tutelando la vita di tuttə.