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25 aprile di resistenza e democrazia

25 APRILE DI RESISTENZA E DEMOCRAZIA

 

L’intervento di Laura Zaratin, componente del Coordinamento Politico di Coalizione Civica per Padova, alle celebrazioni del 25 aprile alla Mandria:

“Vorrei iniziare dai versi che Giovanni Raboni scrisse poco più di vent’anni fa, il titolo di qiesta composizione è
Canzone dei rischi che si corrono
 
Un’ossessione? Certo che lo è. 
Come potrebbe non ossessionarci
la continua reiterazione 
degli stereotipi più osceni,
l’alluvione di falsità e soprusi,
la suprema pornografia 
dell’astuzia fatta oggetto di culto, 
della prepotenza fatta valore,
della spudoratezza fatta icona?
Andiamo a dormire pensandoci,
ci svegliamo con questo fiele in bocca
e c’è chi ha il coraggio di chiederci
d’essere più pacati e costruttivi,
d’avere più distacco, più ironia…
Sia detto, amici, una volta per tutte:
a correre rischi non è soltanto 
la credibilità della nazione 
o l’incerta, dubitabile essenza
che chiamiamo democrazia, 
qui in gioco c’è la storia che ci resta,
il poco che manca da qui alla morte.
Ė, può ancora essere non semplicemente utile ma indispensabile una giornata come il 25 aprile, che ci richiama qui, e in moltri altri luoghi simbolici di questa città, a condividere una tensione ideale che sentiamo di voler difendere, proteggere, alimentare?
È indispensabile più del pane, proprio perché manca il pane, il necessario. Manca il necessario se, come accade, si lavora per corrodere i principi costituzionali. Manca il necessario dei diritti che vengono ristretti – i diritti civili, il diritto alla salute, all’istruzione, alla libertà di stampa, a un lavoro dignitoso e che non mette a repentaglio la vita di chi lo svolge.
È indispensabile, il 25 aprile, perché la crescente precarietà vorrebbe costringerci a dedicare ogni nostra energia fisica e mentale alle necessità quotidiane, da soddisfare, con fatica, per noi e per chi ci è caro e vicino.
È preziosa, ogni anno di più, perché una società in cui la politica si riduce ad amministrazione e dove l’impianto economico neoliberista sbriciola l’edificio delle istituzioni e delle reti sociali è una società che non contempla cittadine e cittadini, che non ammette dissenso, che soffoca sul nascere le possibilità di mutamento.
Aspirazione al mutamento che oggi si concretizza in coloro che ci chiedono di ripensare radicalmente il nostro modo di usare questo pianeta e le sue risorse, di mettere in discussione un’Europa che difende il proprio fragile benessere chiudendosi nei suoi confini, di scardinare le logiche di aggressione e controffensiva che avvitano i molteplici conflitti.
Se è vero, come scriveva Aldo Moro nel 1962, che “la radice del totalitarismo fascista affonda nel corpo sociale della nazione, là dove sono privilegi che non vogliono cedere il passo alla giustizia, là dove sono angustie mentali, egoismi e chiusure, là dove si teme la libertà, là dove ci si affida incautamente alla illusoria efficacia risolutrice della forza”, allora siamo qui perché è necessario riconoscere, isolare e disseccare questa radice, resistere all’isolamento creando collettività, alzare lo sguardo per immaginare ciò che ora, da qui, non è ancora possibile vedere.”

Pubblichiamo la sintesi del discorso che la nostra consigliera Chiara Gallani ha pronunciato ieri in piazza Caduti della Resistenza.

“Oggi, Festa della Liberazione, abbiamo fatto un gesto per chiunque si riconosca nella democrazia e non nella barbarie, per chiunque si riconosca nella Costituzione nata dalla Resistenza partigiana.
Una semplice, lineare, repubblicana e democratica azione diretta. Dal basso.

A praticare la delibera del Consiglio Comunale di due anni fa, ancora non attuata.

Oggi abbiamo riconosciuto assieme, e ne abbiamo lasciato traccia nello spazio urbano, che ad Amba Aradam è avvenuto un crimine di guerra coloniale e fascista.
A Lago Asciangi è avvenuto un crimine di guerra coloniale e fascista.
A Tembien è avvenuto un crimine di guerra coloniale e fascista.”

Alcune immagini del 25 aprile ’24 a Padova:

25 APRILE 2023 FESTA DELLA LIBERAZIONE A PADOVA

25 APRILE 2023 FESTA DELLA LIBERAZIONE A PADOVA

Coalizione Civica per Padova partecipa alle diverse commemorazioni della Festa della Liberazione

Oggi, #25aprile, dopo la cerimonia in Piazza Caduti della Resistenza, abbiamo simbolicamente posto una targa che recita “crimine di guerra fascista” sotto il cartello di via Tembien.
È quello che abbiamo proposto con una mozione, votata oramai più di un anno fa dal consiglio comunale, con la quale l’amministrazione di Padova si impegnava a restituire verità storica a tre strade del quartiere #Palestro: via Tembien, via Amba Aradam, via Lago Ascianghi.
Sono strade intitolate a tre luoghi in Etiopia teatro di alcuni dei peggiori crimini di guerra fascisti e pensiamo a quei tre nomi debbano essere aggiunte altrettante targhe per spiegare e definire il significato di quei nomi: crimini di guerra fascista, appunto.
Oggi, a un anno di distanza, non a caso nel giorno della Festa della Liberazione, abbiamo scelto di mettere dei cartelli simbolici, per sollecitare nuovamente l’amministrazione a tenere fede a quanto votato dal consiglio.