Politiche di Genere

IL GRIDO ALTISSIMO DI PADOVA

Il grido altissimo di Padova

Più di tremila persone hanno percorso le strade della nostra Città nel corteo che Coalizione Civica ha organizzato per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Quasi mezzo milione di persone alla manifestazione nazionale a Roma.
Da giorni migliaia di persone sono scese nelle strade, nelle piazze, spinte dalla necessità di dire con tutta la loro forza che l’unico modo per eliminare la violenza è cambiare le fondamenta sulle quali si basa il nostro sistema patriarcale.
Vogliamo, come ha detto in corteo la nostra Presidente Laura Zaratin, tuttə insieme comprendere e cambiare il modo in cui si decide del corpo delle donne, del lavoro delle donne, della vita delle donne.
Grazie a tutte le persone che sono state con noi, a tutte le associazioni e gruppi che hanno aderito. E grazie a quelle donne che oggi hanno preso parola per dire a voce alta “di quella volta che” son state molestate, abusate, vessate, umiliate.
Come ha detto la consigliera comunale di Coalizione Civica Chiara Gallani in chiusura del corteo siamo convintǝ che la voce di queste piazze diventerà un eco che rimbalzerà in ogni luogo, arrivando anche alle persone che oggi non vogliono ascoltarci.

25 NOVEMBRE. GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

25 NOVEMBRE. GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

Dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, sentiamo necessario manifestare cordoglio, rabbia e dolore, ma anche interrogarci su come possiamo combattere la cultura patriarcale che nutre la violenza maschile contro le donne.
Nessunǝ è immune: individui, istituzioni, luoghi di lavoro, comunità di convivenza civile, scuole e università. Siamo convintə che per disarmare la violenza contro le donne sia necessaria una rivoluzione culturale che attende da troppo tempo di essere innescata.
Per questo Coalizione Civica per Padova vi aspetta in corteo sabato 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Ritrovo a Porta Portello alle ore 14:30.

Qui l’evento Facebook con gli aggiornamenti in tempo reale.

NIENT’ALTRO CHE RETORICA POPULISTA SULLA PELLE DELLE NOSTRE FIGLIE E DEI NOSTRI FIGLI

NIENT’ALTRO CHE RETORICA POPULISTA SULLA PELLE DELLE NOSTRE FIGLIE E DEI NOSTRI FIGLI

Il tema sono bambine e bambini che crescono in famiglie composte da persone dello stesso sesso e la scelta di dare un’alternativa all’adozione per il riconoscimento di entrambi i genitori, che richiede l’approvazione di un giudice ed ha tempi lunghi, oltre ad essere costosa e ad avere esiti incerti.
Tuttavia, è l’unica strada per moltissime famiglie di vedere riconosciuto un diritto fondamentale: quello di avere le stesse tutele di tutti gli altri nuclei familiari, in particolare per le figlie e i figli.
Quanto fatto da alcuni comuni italiani, tra cui anche Padova, ossia porre rimedio a questa terribile ingiustizia facendo accedere alla registrazione automatica all’anagrafe – grazie a quella che in realtà è una corretta e minuziosa applicazione della legge – in questi giorni sta subendo un drammatico stop dal Viminale.
Negli stessi giorni è arrivato anche il no della Commissione Politiche europee del Senato alla proposta di adozione di un certificato europeo in base al quale il riconoscimento come genitori sarebbe uniforme in tutti gli stati europei.
Nei fatti le azioni del Governo hanno un solo effetto: perpetrare disuguaglianze, ridurre tutele, rendere la vita di migliaia di famiglie più complessa, difficile e rischiosa.
Dopo aver utilizzato i migranti, questo governo si abbatte in maniera indecente sulla vita delle persone e la serenità di queste famiglie per distogliere l’attenzione dai disastri che sta realizzando con le sue politiche.
Sosteniamo convintamente la scelta del Sindaco Sergio Giordani e di Francesca Benciolini Assessora del Comune di Padova di proseguire sulla strada intrapresa, perché rende Padova una città più giusta.

[dal post di Marta Nalin]

Sta succedendo quello che sapevamo.

La postura di questo governo è reazionaria, al servizio dei poteri forti e violenta in molte delle sue espressioni.
Già l’Italia non sta
va tra i primi posti, ora abbiamo messo la retromarcia.
Ogni giorno facciamo un passo indietro.
L’abbiamo visto con la guerra alle persone più povere, attraverso il taglio al reddito di cittadinanza, con la volontà di aumentare il precariato, prima allargando il campo di applicazione dei voucher e poi con la volontà dichiarata di tornare al jobs act di Renzi, sostanzialmente facendo tabula rasa del Decreto Dignità. E ancora la tragedia di Cutro, la scuola del merito, il silenzio sull’antifascismo.
Oggi sono sotto grave attacco i diritti civili.
Sono gravi le dichiarazioni di esponenti della maggioranza di Governo in materia di riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali. C’è chi accusa i genitori di “spacciare” per loro il figlio che chiedono di riconoscere, c’è chi ancora parla di disumanità e di contrarietà alla natura, di trafficanti di clandestini e di bambini, chi addirittura ritiene la maternità surrogata un fatto più grave del reato di pedofilia.
È grave che la Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato abbia approvato una risoluzione contraria alla proposta di Regolamento europeo per l’adozione di un certificato europeo di filiazione, privando dei diritti fondamentali 2 milioni di bambine e bambini europei.
È grave che il Ministro degli interni abbia ordinato ai prefetti di vietare ai Comuni il riconoscimento di figlie e figli delle coppie omogenitoriali, a Padova 32 dal 2017 ad oggi.E poi c’è un’altra Italia, quella delle persone.
E delle amministrazioni comunali, che, invece, cercano di stare al passo con la realtà di fronte all’inerzia o all’arretramento del legislatore nazionale. Perché hanno la responsabilità di garantire i diritti di chi fa parte della comunità cittadina, perché sanno guardare oltre confine verso le esperienze più innovative, e così rispondono con concretezza e fantasia ai bisogni e alle istanze di chi abita il territorio comunale.
Anche il Comune di Padova, come si è fatto negli scorsi anni anche grazie a Coalizione Civica per Padova, sceglie di resistere all’arretramento e rilancia per costruire una società più giusta contro parole e azioni sbagliate. Non ci lasceremo intimidire.

[dal post di Chiara Gallani]
Condivido le parole precise di Marta Nalin
Le realtà locali da tempo sono entrate nel campo della tutela dei diritti civili, per mantenere coesa, viva e dignitosa la comunità di persone che rappresentano.
Gli stessi diritti civili su cui Parlamento e Governo agiscono con lentezza o addirittura con una violenta retromarcia, come quella a cui stiamo assistendo
Oggi è tempo di presidiare quei diritti, e di farlo assieme: persone, comunità, movimenti politici, amministrazione.

25 NOVEMBRE: ANCHE NELLA NOSTRA SEDE C’È “POSTO OCCUPATO”

25 novembre: giornata contro la violenza sulle donne. Anche nella nostra sede c’è POSTO OCCUPATO

un gesto simbolico ma concreto, dedicato a tutte le donne vittime di violenza, per ricordare anche a Padova il 25 Novembre, giornata internazionale contro la violenza alle donne.
Ciascuna di quelle donne occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società, prima che un marito, un ex amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita,
Questo posto lo riserviamo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga nella dimenticanza.

ABBIAMO BISOGNO DI PIU’ MEDICINA SUL TERRITORIO: RIVOGLIAMO I CONSULTORI FAMILIARI.

ABBIAMO BISOGNO DI PIU’ MEDICINA SUL TERRITORIO: RIVOGLIAMO I CONSULTORI FAMILIARI.

Fino a qualche anno fa in via Salerno al civico 1 era attivo un Consultorio Familiare: un servizio per donne, famiglie, bambine e bambini, adolescenti, persone adulte in difficoltà. Sicuramente molte delle persone che abitano nel quartiere lo ricordano bene, anche per essere state utenti del Consultorio.
Ginecologia, Supporto psicologico, Infermiera, Ostetrica, Assistente sociale erano a disposizione, spesso gratuitamente e senza bisogno di appuntamento, per la cittadinanza e fornivano: assistenza alla gravidanza, corsi di preparazione al parto, promozione dell’allattamento al seno, consulenza per la contraccezione ed eventualmente per l’interruzione volontaria della gravidanza, supporto alle donne in menopausa, visite ginecologiche, senologiche e PAP test, consulenza e terapia psicologica, supporto alle coppie in crisi, educazione affettivo-sessuale nelle scuole, visite domiciliari alle neomamme in difficoltà.
Oggi quello spazio è un luogo abbandonato. È uno dei quattro Consultori Familiari che USSL e Regione hanno chiuso a Padova negli ultimi 10 anni.
Lo hanno fatto utilizzando il sistema dell’accorpamento, ovvero riducendo le equipe un poco alla volta, fra trasferimenti e pensionamenti senza assunzione di nuovo personale, fino a farle risultare fortemente incomplete e impossibilitate ad esercitare le loro funzioni, costrette quindi a chiudere un po’ alla volta.

Ieri ci siamo trovati all’ex Consultorio di via Salerno 1, oggi un luogo abbandonato e con i cittadini e le cittadine del quartiere abbiamo scritto una lettera a Regione, ULSS e Ater, definendo insieme le proposte per restituire quello spazio alla città.

Il testo della lettera

l’intervento davanti all’ex-consultorio di via Salerno 1

DONNE DI PACE.

DONNE DI PACE. Nella nuova sede di Coalizione Civica per Padova. Mercoledì 16 marzo 22 alle 18,30.

Qui il link alla registrazione della diretta dell’evento:

https://fb.watch/bP6is7rqn7/

Domani alle 18.30, nella nostra nuova sede in Riviera dei Ponti Romani 44, un appuntamento importante sul ruolo delle donen nei conflitti e nella ricostruzione dopo la guerra:
L’assessora Marta Nalin ne parla con:
🔸 Gianna Tirondola, attivista Assopace Padova
🔸 Laura Quagliuolo, attivista Cisda
🔸 Prof. Marco Mascia, Cattedra UNESCO Diritti Umani, Democrazia e Pace, Università di Padova
🔸 Stefania Battistini, inviata TG1 in Ucraina
Vi aspettiamo!

 

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

#25novembre
Giornata internazionale contro la violenza sulle #donne.

In Italia ogni due giorni una donna viene uccisa per mano di un uomo. Quasi sempre proprio colui che dice di amarla.

Se vivi accanto a un uomo violento o se riconosci forme di violenza, chiama il Centro Antiviolenza e il Centro Donna Padova. Leggi il resto “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”

Padova, una Città a Misura di Donne

Il nostro intento è rendere Padova una città a misura di donne, perché una città a misura di donne è una città a misura di tutti. Il Comune infatti può e deve fare molto per rispondere alle richieste di piena cittadinanza sociale, di uguaglianza e di autodeterminazione delle donne,  attraverso la delega per le Pari opportunità, collaborando con le organizzazioni di rappresentanza e valorizzando il ricchissimo tessuto associativo presente in città.

Leggi il resto “Padova, una Città a Misura di Donne”