Quale futuro per la Caserma Prandina?

Nelle scorse settimane è stato annunciato un accordo: la Caserma Prandina diventa del Comune, in cambio di Via Anelli, dove sorgerà la questura. Un accordo storico tra Ministero dell’Interno, Agenzia del Demanio e Comune, che interessa due tra i più grandi vuoti urbani della città. 

Mentre è chiaro il destino di Via Anelli (sorgerà la Questura), rimane incerto il futuro per
 la ex caserma Prandina: una grande occasione di rigenerazione del centro storico e un luogo strategico per assumere la funzione di cucitura tra centro e periferia.Sono molte le attività che possiamo immaginare in un’area così grande: attrezzature per gli sport minori, luoghi per il commercio (mercato coperto), luoghi di aggregazione, orti urbani.
Attività interne al nuovo progetto che potrebbero essere capaci di dare vita autonoma al parco, mantenendolo attivo grazie a diversi tipi di utenti e grazie ad alcuni elementi quali: una componente residenziale, per garantire un presidio dell’area continuativo, attività commerciali, ristorazione e servizi di appoggio a Università e uffici, per attrarre visitatori e lavoratori locali alla fruizione del parco e infine anche servizi eccezionali per spettacoli ed eventi.
Le molteplici specificità di uno spazio del genere necessitano di un percorso elaborazione di proposte con diversi attori sociali, in modo da valorizzare al meglio le vocazioni dell’area, partendo dal presupposto che l’area è ad oggi destinata a Verde pubblico Attrezzato, per cui la sua naturale vocazione principale non può prescindere da quella di parco urbano del centro storico.
Riteniamo sia opportuno mettersi subito all’opera con i tempi giusti per organizzare l’annunciato concorso di idee e costruire un progetto di riqualificazione urbana che preveda il coinvolgimento di tutte le parti interessate in una discussione che possa portare alla migliore scelta sulla destinazione di un’area così grande e così strategica per la città.

Questa della Prandina potrebbe essere la più grande occasione di rigenerazione urbana dei prossimi anni e solo un coerente percorso partecipativo tra i diversi attori sociali potrà garantire un risultato adeguato alle aspettative della città.

Qui trovate il video della conferenza stampa in cui abbiamo raccontato le nostre idee per la Caserma Prandina e qui la risposta del sindaco Giordani.