6B – Sant’Ignazio, Montà e Ponterotto

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In una Padova che si spopola, il quartiere Ovest è l’unico sempre in crescita di popolazione da almeno 25 anni.

Nella zona di Sant’Ignazio, Montà e Ponterotto, la grossa crescita di popolazione si è avuta fra il 2004 e il 2008. Nel 2002 questa zona contava meno di 6.000 residenti, negli ultimi anni siamo quasi 8.000.

In quegli anni si sono costruiti molti nuovi condomini, di edilizia privata e pubblica e anche case singole e villette a schiera. Non sempre è stato facile venderli e adesso ci sono molte case che si fa fatica a vendere, segno che forse non bisogna costruire più.

Il quartiere ha acquistato popolazione, prevalentemente famiglie con bambini, che adesso sono adolescenti. Il rione si è così molto ringiovanito; pensate che in centro ci sono quasi 3 cittadini sopra i 65 anni per ogni bambino fino ai 14 mentre nel nostro rione la situazione è all’incirca paritaria. Ci sono comunque molti anziani; circa 350 anziani che vivono da soli.

La zona quindi è caratterizzata dalla presenza di molte famiglie giovani con figli.

A questo sviluppo demografico è seguito solo in parte un aumento dei servizi. Se qualcosa è aumentato in termini di servizi scolastici, venendo quindi incontro alle esigenze dei più piccoli, poco si è pensato agli adolescenti e ai loro genitori.

La mobilità pubblica è al palo. C’è un’unica linea di autobus (11), poco frequente, inesistente la sera e la domenica arriva ad avere intervalli fra una corsa e l’altra di un’ora e 20.

Il capolinea poi è doppio, quindi per chi abita nella parte del quartiere più vicina al confine comunale le corse sono una sì e una no, quindi normalmente ogni 40 minuti.

I bambini arrivati in zona nei primi anni duemila sono ormai adolescenti. Raggiungere le scuole superiori con l’autobus è difficile, poiché è sempre strapieno nelle ore di punta e poco frequente. Chi frequenta una scuola che non è in centro deve poi cambiare e arriva a metterci un’ora e un quarto o un’ora e mezza per raggiungere ad esempio il frequentatissimo polo scolastico in zona Cave/Colli. Per cui molti genitori accompagnano i figli anche grandi a scuola in macchina specie durante l’inverno, contribuendo così all’inquinamento.

Con la diminuzione generalizzata delle linee di bus, raggiungere la stazione e l’ospedale è diventato molto complesso coi mezzi pubblici, perché ci sono poche coincidenze.

La pista ciclabile che percorre via Montà nella zona di Sant’Ignazio è pericolosa perché è condivisa con pedoni e cancelli privati in uno spazio troppo stretto. Lo stesso in via della Biscia.

Mancano inoltre uno sportello comunale per i documenti, un pediatra, un presidio di sanità pubblica, un punto prelievi, anche in convenzione.

In questo rione dove c’è la sala pubblica Barison, sono stati aperti un supermercato e poco più ma ci sono parecchie unità commerciali che sono vuote da quando sono state costruite. Il Comune potrebbe trovare il modo di farle occupare da presidi essenziali, anche privati !

Un grandissimo punto di riferimento sono le parrocchie e l’associazione che cura i campi di calcio e il beach volley. La zona verde a fianco dei campi sportivi non ha uno spazio ben attrezzato con panchine e giochi per i bambini piccoli. Questo polo di riferimento dei campetti andrebbe arricchito e sostenuto e magari replicato per altri sport.

Questa grande ricchezza di adolescenti e ragazzi andrebbe valorizzata con spazi comuni di ritrovo e eventi che li facciamo uscire di casa per restare in quartiere; anche serate di quartiere al di fuori delle sagre sarebbero gradite. Le iniziative parrocchiali sono molto importanti ma anche il comune deve fare la sua parte raccogliendo le istanze dal basso e stimolando la creatività di chi a Montà ci vive, per creare e ri-creare spazi e momenti di aggregazione, anche intergenerazionali. Sono tutte cose che darebbero sicurezza, perché vita, gente in giro e relazioni darebbero sicurezza anche agli anziani soli che vivono qui.

C’è ancora molto verde e terreni agricoli : vanno preservati perché sono ormai quasi gli unici polmoni verdi di Padova. Nella nostra zona d’estate ci sono circa 2 o 3 gradi in meno che in centro. Qui in Piazza Metelli e anche in Piazza Donatori di Sangue  a Ponterotto si potrebbe fare un mercato settimanale dei produttori locali: ce ne sono tanti proprio qui a due passi!!!

 

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